Because the closet – La gonna anni ’50

Le vedi fluttuare con morbidi movimenti, roteanti di colori e tessuti tra i più vari.

Avvolte in cappottini “bon ton” o in camicette retrò, sono quelle donne che, della gonna longuette, ne hanno fatto la parola d’ordine per esprimere femminilità.

In effetti, della ginna longuette, o sotto ginocchio, prendo in considerazione quella più conosciuta e che recentemente sta rientrando prepotente nei nostri armadi: quella morbida, a pieghe, che nulla ha a che vedere con quella sinuosa, sexy – sempre a vita alta e sempre sotto ginocchio – e aderente.

L’abbiamo vista in passerella già da qualche mese, accostandosi alla più sciolta t-shirt, oltre che alla sopracitata camicia. Perché no, magari con una giacca di jeans e le sneakers o la canottierina bianca “californian girl”!

Non è detto che piaccia a tutte però, per noi ragazze può avere un richiamo alle gonnelline che le nostre mamme ci mettevano per andare a scuola con golfino e camicia con colletto trapuntato. Non credo sia una storia comune, ma sicuramente è una storia frequente!

Reinterpretarla proprio adesso che detta una corrente di moda però potrebbe essere il metodo per levarle di dosso un po’ di “vecchiume” a cui l’abbiamo sempre associata ed aprire i nostri vecchi cassetti (anche quelli di nonne più che mamme) per scoprirne una miriade tra onde, colori e tessuti e darle una nuova vita!

Un discorso a parte è quella di tulle, dall’effetto molto romantico ed un po’ “fairy tale” ma sempre e sicuramente femminile.

Non sempre rimanere al passo con i tempi vuole dire avere u guardaroba sempre aggiornato ed originale, spesso l’astuzia sta nel rivedere per prime e con occhi diversi qualcosa di già visto e rivisto: perché quello che fa parte delle nostre abitudini, non è scontato sia in realtà qualcosa di unico…e non serve che sia io a ricordarlo. Femminilità?

Magari la longuette può aiutarci al posto di un dolorosissimo tacco. Provare per credere.


Because the closet – Alla sera

Maria Virginia Calissano

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C’è un momento nella giornata che penso sia il prediletto, ma solamente in alcune stagioni e in momenti precisi. Sto parlando delle sere di quei giorni che precedono il week end! Ma anche di quei giorni che compongono il fine settimana. Sono quelle sere in cui, raccolta tra una beauty routine ed un armadio aperto, sai già che hai un impegno e ti stai preparando. Sei già in ritardo ( e lo sai!) però è week end, è la sera, sei libera! Puoi permetterti uno sgarro sull’appuntamento e fare come se ci fossero ancora ore ed ore davanti per scegliere cosa metterti dopo una bella doccia che lava via la settimana di lavoro e i pomeriggi passati sui libri!
Il giorno giunge ormai all’imbrunire, siamo libere di avvolgerci in un magnifico ampio vestito, ancora da asciugarci da qualche gocciolina della doccia. I capelli asciugheranno con un colpo di phon e poi lasciati al vento, tanto l’aria è calda, e le spalle scoperte ci permettono di non avere una particolare elaborazione della chioma.
Un ampio e lungo vestito è quello che ci vuole! Magari un po’ gitano… uno di quegli abiti che fa campagna in quelle date un po’ retrò. Cadente sull’abbronzatura e dall’ampio scollo. Monocromatico o a motivi floreali, geometrici, bucolici. Qualunque sia la nostra ispirazione l’importante è sentire lospirito della dama moderna, spoglia di fronzoli, sottogonne e pizzi per lasciare spazio alla libertà di movimento che ci porterà fino all’alba, dal venerdì alla domenica, per poi proseguire perché in fondo l’obbiettivo è sempre lo stesso: abbandonarsi ad un breve attimo che duri un week end o parecchi giorni di spensierata vacanza.
L’ispirazione è di carattere moderno che rivede gli anni ’30 in un passaggio tra il romantico Liberty che si inserisce nel contenitore dell’Art Nouveau. Un gioco di sinuosa seduzione resa semplice da tessuti morbidi, leggeri in un lavoro di trasparenze e di contrasti realizzati per mezzo dei disegni di ogni genere con cui sbizzarrirsi. MVC
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Pearl-à-porter

A cura di Fabiola Y. Bobbio

Vi ricordate l’intervista a Lavinia Pozzoli Trinca? Ci parlò di LULA Vip lo Shopping Club che presenta giornalmente offerte in esclusiva su prodotti nazionali e internazionali accuratamente selezionati.

Ho potuto testare personalmente la qualità e la raffinatezza dei prodotti su questa piattaforma. In particolare le collezioni del noto brand Pearl-à-porter .

Pearl-à-porter realizza gioielli utilizzando materiali di primissima qualità, principalmente perle, pietre dure e argento con la massima attenzione al design e alla cura dei dettagli.

Oggi vi presento il mio splendido bracciale di perle Portofino: realizzato con pietre dure, perle di fiume, argento 925.

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I gioielli Pearl-à-porter sono un must have da collezionare.

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Le perle possono essere perfettamente abbinate ad un look casual. La rivisitazione delle perle di “Pearl-à-porter” le rende adatte ad abbinamenti personalizzati.

 

 

C’è sempre un’occasione per essere glamour con un bijoux Pearl-à-porter.

A breve un intervista ad Alessandra, giovane imprenditrice di Pearl-à-porter, che ci racconterà sé, della sua attività e delle sue collezioni.


Because the closet – ANIMALIER: un leone al tramonto

A cura di Maria Virginia Calissano

 Questa pubblicazione è dedicata a quelle sere in cui ci sentiamo sicure di noi, magari particolarmente belle perché abbronzate; o semplicemente belle senza bisogno di motivi! Quelle sere di cui scrivo sono quelle in cui niente potrebbe andare diverso da come abbiamo immaginato prima di uscire, perciò di fronte al guardaroba tiriamo fuori tutta la grinta che abbiamo (siamo donne!) e sperimentiamo quella sensualità un po’ naif che fa di una donna la Donna.

La grinta penso si trasponga nell’animalier, dal kaftano, ai pantaloni boy, con tessuti leggeri e fluttuanti , che cadono morbidi sulle curve del corpo; ricchi di contrasti di colori caldi, che ripiegano sull’inconfondibile disegno che ricopre il corpo dei felini.

Dai toni arancio e via verso il sabbia ed il bianco, contrastati da marroni scuri o terra bruciata, i capelli lasciati sciolti ed un make up sofisticato, che facciano diventare il nostro sguardo felino, meravigliosamente pieno di fascino.

L’immagine che ho, di fronte al mio guardaroba, si crea alla sera, quando il sole tramonta e l’aperitivo comincia all’imbrunire, per poi trasformarsi in una cena o in una festa. Il rosso del tramonto crea un magico contrasto di luci e ombre sul vestito che si muoverà con noi ad ogni passo creando calde trasparenze.

L’animalier a cui maggiormente mi ispiro è quello dei felini, dal giaguaro, alla tigre al leopardo… tralascio lo zebrato, dai colori più minimali e freddi, sempre decisi ma sicuramente meno sensuali.

E così ci troviamo pronte alla sera fuori, sensuali, sicure, grintose, sorridiamo a quello che ci attende, perché non avremo paura di nulla!

Maria Virginia Calissano

 


Because the closet: vestiti da Expo, vèstiti da Expo

Rubrica a cura di Maria Virginia Calissano 

Tre, due, uno, via! L’Expo ha preso il volo a Milano pochi giorni fa e si registrano già 200.000 visite nei giorni di punta, un bel traguardo per un’impresa unica per Milano, la città della moda!

Telegiornali, report, news: tutto ruota intorno al Mondo ed il Mondo ruota intorno all’Expo – per andarci dobbiamo essere preparati! Visitarlo sarà un lavoro serio: migliaia di metri quadrati per un tema davvero sensibile, transitando da Brasile, Svizzera, Italia in pochi minuti.

Il cibo è il tema principale, ma non mancano le varietà cromatiche che l’immagine stessa dell’Expo infonde.

E allora prepariamoci al Tour Expo, vestiamoci comodi, sneaker a i piedi, tanti colori, belli, leggeri ma attrezzati, perché tra primavera ed estate potremmo incorrere in acquazzoni di giugno o in aride giornate d’agosto.

Perché il nostro guardaroba è l’ambiente ideale per uscire preparati?

Perché per Milano il codice sarà: sportivo, elegante, hippie.

Maxi tute in tessuto leggero per muoverci con fluidità tra i padiglioni. Così come jeans a campana, oppure boys e magari con i tagli che piacciono o non piacciono ma che comunque quest’anno sono mediamente sulle gambe di tutte (soprattutto oltreoceano!).

 

Camicione larghe, rubate al guardaroba del fidanzato, morbide, di cotone o di lino; più sofisticata la seta ma che sia orientaleggiante e magari studiata a disegni etnici.

 

Gli accessori per viaggiare preparati e non avere contrattempi sono due: uno zaino comodo e capiente, ma sempre elegante, oppure un po’ selvaggio ma comunque chic: per rimanere pronti dal mattino alla sera, di padiglione in padiglione ed anche per la Milano della sera ed una giacca tecnica che ci faccia da layer in caso di fresco serale o di piogge inattese.

 

Prima di uscire di casa, ricordatevi la scelta delle scarpe, strategica per la giornata che ci aspetta davanti e che si fonda con tutto quello scelto prima di uscire: la sneaker! Quella sportiva ed elegante che tanto fa tendenza in questi mesi, fluo o tinta unita, vistosa oppure nascosta e quasi impercettibile che ci accompagni durante tutto il giorno tra i colori dell’Expo.

 

Leggere ma comunque molto accurate: ecco le parole chiave per questa gita nel Mondo…a Milano!