A cura di Maria Virginia Calissano
White lace, pizzo bianco: una trasparenza chiara, fresca, candida così elegante e così “bambina”.
A cura di Maria Virginia Calissano
White lace, pizzo bianco: una trasparenza chiara, fresca, candida così elegante e così “bambina”.
A cura di Maria Virginia Calissano
Carolina Verde è una mia cara amica, Napoletana di cuore ma Milanese d’adozione, con la quale ho condiviso le mie avventure estive, italiane e non. Ho voluto parlare del “suo closet” che unisce una rigida razionalità e precisione di creazione ad un arte calda e fresca contemporaneamente per l’ideazione dei suoi gioielli! Un estro tutto Made in Italy: ha scelto di fare della sua passione il suo lavoro e della sua fantasia la nostra eleganza! Perché non sempre è dietro una scrivania e davanti ad un computer che si fa carriera, a volte l’artigianato d’altri tempi premia!
“I bijoux di “the Green Strawberry” nascono nel 2013 quando dalla mia passione per il dare vita a gioielli fatti a mano inizio a creare orecchini unendo il pizzo macrame’ con pietre, gemme semipreziose, resine e cristalli swarovsky.
Questi monili cosi’ colorati, allegri e dagli effetti sparkling iniziano ad avere subito successo sia tra le amiche che sulla pagina Instagram creata per dar visibilita’ al marchio. Con i miei gioielli vorrei trasmettere allegria, vorrei dar modo a tutte le ragazze che li indossano di sentirsi piu’ positive e piene di energia, di poterli cambiare in base all’umore o abbinarli all’abito che si indossa. Credo nell’artigianalità italiana, nella scelta dei materiali migliori, nel distinguersi dalla massa e indossare sempre qualcosa di unico, tutte le creazioni anche se simili non sono mai uguali tra loro per due ragioni : voglio che ogni cliente abbia qualcosa che sia solo suo e anche perche’ le mani di una creatrice non possono avere la precisione di una macchina, pertanto le piccole imperfezioni della produzione artigianale ne accertano, a mio avviso il loro pregio.
La mia storia, quella di Carolina ed il suo amore per i gioielli viene da molto lontano…
La mia famiglia possedeva una gioielleria nella mia citta’ di origine dal 1898 e dopo il mio bisnonno e’ stata portata avanti dai miei zii per piu’ di un secolo. Fin da piccola passavo molte ore in negozio con la mia prozia Ester, lei pensava che mi annoiassi invece per me era il paese dei balocchi! Passavo ore a sistemare le vetrine, ad ammirare tutti i gioielli e ne rimanevo incantata guardando le loro lavorazioni… Cammei di Torre del Greco i miei preferiti! Ricordo una cassetta di legno dove mia zia teneva i gioielli rotti, quelli di cui le persone volevano disfarsi…ecco da quella cassetta e’ iniziato tutto!La prendevo, prendevo gli attrezzi da orafo che erano stati del mio bisnonno, pinze, piccolissimi tronchesi e via!! Decastonavo le pietre, smontavo quello che riuscivo a smontare e creavo cose nuove…”.
Maria Virginia Calissano
Facebook : the green strawberry
Instagram : thegreenstrawberry
Mail : thegreenstrawberrycreations@gmail.com
A cura di Maria Virginia Calissano
Questa pubblicazione è dedicata a quelle sere in cui ci sentiamo sicure di noi, magari particolarmente belle perché abbronzate; o semplicemente belle senza bisogno di motivi! Quelle sere di cui scrivo sono quelle in cui niente potrebbe andare diverso da come abbiamo immaginato prima di uscire, perciò di fronte al guardaroba tiriamo fuori tutta la grinta che abbiamo (siamo donne!) e sperimentiamo quella sensualità un po’ naif che fa di una donna la Donna.
La grinta penso si trasponga nell’animalier, dal kaftano, ai pantaloni boy, con tessuti leggeri e fluttuanti , che cadono morbidi sulle curve del corpo; ricchi di contrasti di colori caldi, che ripiegano sull’inconfondibile disegno che ricopre il corpo dei felini.
Dai toni arancio e via verso il sabbia ed il bianco, contrastati da marroni scuri o terra bruciata, i capelli lasciati sciolti ed un make up sofisticato, che facciano diventare il nostro sguardo felino, meravigliosamente pieno di fascino.
L’immagine che ho, di fronte al mio guardaroba, si crea alla sera, quando il sole tramonta e l’aperitivo comincia all’imbrunire, per poi trasformarsi in una cena o in una festa. Il rosso del tramonto crea un magico contrasto di luci e ombre sul vestito che si muoverà con noi ad ogni passo creando calde trasparenze.
L’animalier a cui maggiormente mi ispiro è quello dei felini, dal giaguaro, alla tigre al leopardo… tralascio lo zebrato, dai colori più minimali e freddi, sempre decisi ma sicuramente meno sensuali.
E così ci troviamo pronte alla sera fuori, sensuali, sicure, grintose, sorridiamo a quello che ci attende, perché non avremo paura di nulla!
Maria Virginia Calissano
A cura di Maria Virginia Calissano
Boccioli di fiore, profumo di prato. Fresche mattine con un velo di umidità e caldi pomeriggi di sole e di mare.
Questa è l’estate fresca, libera, che respira.
Ora immaginiamo il posto in cui più al mondo vorremmo essere, nella più bella giornata d’estate, sole con noi stesse, rilassandoci tra i nostri pensieri: ecco, quello è il momento per prepararsi e scegliere come affrontare la giornata.
Ci vuole bellezza, ci vuole libertà, ci vuole leggerezza, aria, sole, sale e sorrisi.
E’ tornato – o forse non se n’è mai andato – lo stile hippie, che più che stile è una scelta di vita e pensieri, che dovrebbe accompagnare anche noi nelle giornate più frizzanti della nostra estate, così spensierata e così felice.
Semplicità, comodità, retrò: ecco le parole chiave. Così tra un jeans morbido, chiaro, dal mood “usato” ma dalla sensuale vita alta e dalla zampa che assieme slanciano verso l’alto la figura, magari accompagnato da un paio di comode zeppe senza micro tacchi, nascoste nella campana del pantalone, diamo il via alla giornata.
Capelli sciolti lunghi o corti ma liberi, riga in mezzo e dietro alle orecchie: lisci mossi ma liberi all’aria!
Lo stile hippie gira sull’alternativo se riempito di colori, tessute, pashmine, bracciali ed accessori. In questo caso via libera alle scelte etniche, accompagnate da vesti e camicioni multicolor, dai tessuti primitivi che rievochino la natura.
L’eleganza invece vi vorrà bianche, con un layer di lino, come una bella camicia bianca alla marocchina, un caftano lavorato e tanto pizzo su una shirt “tagliata” altezza ombelico, per mantenere la vita alta del jeans.
Chiuso l’armadio, sulla via per il mare, la festa, le nostre campagne … un grande sorriso e via! …è estate, è libertà!
M.V.C.